lunedì 4 marzo 2013

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La Pedagogia di Rudolf Steiner in Provincia di Cuneo

Educare alla libertà

Chi siamo
Associazione di promozione sociale “Associazione culturale per la Pedagogia Steineriana”

A chi sono affidati i bambini
Dolores Svarc, madre di due figli, inizia ad interessarsi della pedagogia di Rudolf Steiner e dell’antroposofia attraverso la cura dei suoi figli. Laureata in scienze dell’educazione si forma in Pedagogia Steneriana con il Maestro Thomas Homberger e svolge il tirocinio all’asilo della Maestra Beatrice Bonn presso la scuola di Lugano Origlio. Da anni lavora con bambini organizzando dei laboratori artistici e collabora con le scuole, con artisti ed educatori.

Dove siamo
Via fratelli Giordanengo n°5 Roccavione (Cuneo)

Contatti
Cellulare: 334 7604616
E-mail: educareallalibert@gmail.com

Attività
·       Gruppo di gioco “Il giardino d’infanzia” per bambini dai 3 ai 6 anni
·       Laboratori artistici dai 3 ai 12 anni
·       Corsi per adulti

Programma 2013
·       Laboratori artistici per bambini
Ogni sabato dalle 15 alle 17
·       Corso di pittura per adulti a cura di Laura Lombardi artista e arteterapeuta 
“Il colore parla all’anima”
Esercizi fondamentali per conoscere il mondo dei colori, i gesti, i collegamenti con l'anima umana e con l'anima della natura intorno a noi
sperimentando le atmosfere che nascono dall'uso degli acquerelli naturali.
Corso introduttivo per gli adulti
Aperto a tutti, anche a coloro che non hanno mai dipinto
Sabato 6 aprile 2013 dalle 14 alle 18


Gruppo di gioco “Il giardino d’infanzia”

Il gruppo di gioco accoglie bambini dai 3 ai 6 anni dal lunedì al venerdì come alternativa all’ asilo.

La giornata inizia con l’arrivo della principessa Musica che porta girotondi, canzoni e giochi con gli strumenti Orff, sempre collegati con il corso delle stagioni. Si inserisce così il bambino nel ritmo della natura e anche nel ritmo della giornata che si ripete quotidianamente portando le varie attività e rafforzando il suo sentimento di sicurezza e fiducia nel mondo.

Ogni giorno porta al bambino un’esperienza diversa: la pittura ad acquarello, il disegno con i pastelli di cera, la manipolazione della cera d’api o della pasta di zucchero, la panificazione, il lavoro manuale (cucito, tessitura, feltro…) cadenzata dal ritmo settimanale. In ogni attività si sperimenta la meraviglia della semplicità riscoperta.
Le attività si svolgono in un’atmosfera serena e “sognante” tipica dell’infanzia, accompagnate da canti e filastrocche. I bambini imparano attraverso l’imitazione e il fare, vengono coinvolti in tutti i momenti della giornata compresi la preparazione e il riordino.

Grande spazio viene lasciato al gioco libero e creativo. Nel nostro gruppo di gioco circondiamo bambini con giocattoli molto semplici fatti a mano dall’educatrice: animaletti lavorati ai ferri, bambole di stoffa morbida imbottite di lana che trasmettono il calore quando le si prendono in braccio, teli colorati, bamboline per costruire teatrini… Raccolti nelle ceste si trovano dei pezzi di legno da costruzione, sassi, pigne, conchiglie, cortecce da grattugiare che portano ai bambini autenticità e semplicità della natura e della vita in continua trasformazione. 

Non c’è nulla di predefinito ed i giocattoli possono assumere finalità diverse a seconda di quello che il gioco richiede sviluppando così la fantasia e iniziativa, le due forze fondamentali per la vita. 

In un angolo della stanza si trova accuratamente predisposta “la casa delle bambole” semplicemente costruita con due cavalletti di legno e una tenda. Al suo interno ospita cestini e lettini in cui dormono le bambole, tavolo e sedie con piatti e tazzine in ceramica, stoviglie in acciaio, posate e ciotole in legno.
I tavolini e le sedie in legno vengono spostati dai bambini per servirsene nel gioco. Con essi costruiscono navi, treni, case, castelli, percorsi di equilibrio… 

Mentre i bambini sono impegnati nel gioco libero l’educatrice, pur osservandoli attentamente, è impegnata altrettanto a fare qualcosa. Un lavoro manuale oppure la preparazione della merenda, in modo tale da poter essere a sua volta osservata e imitata dai bambini. In questo modo l’insegnamento passa tramite imitazione ed esempio. I bambini imiteranno non solo quello che l’educatrice fa ma anche il come lo fa, i suoi stati d’animo, la cura e l’amore che lei dedica al suo lavoro. Per questo motivo l’autoeducazione dell’adulto è fondamentale nell’educazione durante i primi sette anni.

Una tappa fondamentale nel ritmo quotidiano è l’uscita all’aria aperta da permettere ai bambini il contatto con la natura e tutta la gamma di esperienze sensoriale che essa ci dona.

Il racconto della fiaba chiude la giornata. E’ raccontata in cerchio con la luce della candela, i canti ed i profumi della stagione. Per un po’ di tempo viene raccontata la stessa fiaba così da permettere ai bambini di interiorizzarla al meglio, viverla con la propria immaginazione e sentire agire su di sé gli archetipi universali che nelle fiabe prendono forma.

Durante i primi sette anni di vita il bambino è un organo di senso. L’ambiente esterno ha una tale importanza sullo sviluppo del bambino da influenzare persino la formazione dei suoi organi interni. Il cervello stesso viene plasmato in base alle influenze dell’ambiente circostante: forme, colori, stati d’animo degli adulti, giocattoli…tutto contribuisce a creare l’uomo futuro. Per questo motivo abbiamo predisposto un ambiente caldo e accogliente, colorato e arredato in modo da non eccitare ma risvegliare e arricchire la vita sensoriale e immaginativa.


Laboratori artistici


Iniziamo salutandoci nel cerchio accompagnati dalla principessa Musica che ci porta il suo canto di benvenuto e il racconto della fiaba alla luce della candela accesa.

L’immaginario mondo della fiaba apre le porte alla fantasia che da lì in poi guida le nostre attività. Ora l’interiorità del bambino è pronta a esprimersi e a creare. La pittura ad acquarello, il disegno, il feltro e la lana cardata, il cucito, la tessitura, la maglia… sono tanti modi per esprimere l’anima sotto l’occhio attento dell’educatrice. 

Le attività proposte tengono conto dell’età e del momento evolutivo in cui il bambino si trova.
Le nostre mani creano dipinti, giocattoli, personaggi delle fiabe… le nostre anime respirano mentre facciamo feltro, telaio, maglia, uncinetto, cucito…

Ci salutiamo nel cerchio accompagnati dal girotondo della stagione in corso ed il suo profumo.


 

Arte e manualità nel processo di crescita


Facendo arte non stiamo semplicemente dando libero sfogo agli stati d’animo opprimenti, ma stiamo dando forma. L’esperienza che il bambino esercita durante un’attività artistica, è di coinvolgimento totale. La sua partecipazione non si limita solo alla sfera dell’anima, ma lo compenetra fisicamente, fino alle punte delle dita delle mani e dei piedi.

Il bambino prende così parte attiva a tutto ciò che gli viene incontro dall’ambiente nel tentativo di dargli una forma. Su questo si fonda la capacità di coltivare e sviluppare gli interessi. La capacità di nutrire interessi tanto per i problemi del mondo che per quelli inerenti alla gente e l’ambiente che gli sono più vicini, sviluppa un’apertura mentale in grado di mantenerlo duttile e vivace fino alla tarda età. Da qui deriva anche un senso sociale sviluppato e la predisposizione alla salute.

Rudolf Steiner ci spiega che le attività artistiche, proprio perchè suscitano un’ampia gamma di esperienze interiori e una profonda interazione tra lavoro fisico e lavoro psichico, portano a delle modificazioni del corpo che diviene più sensibile agli impulsi che provengono dall’interiorità. Il corpo, grazie all’attività artistica, diventa armonico e flessibile sul quale l’individualità dell’uomo, mediante le forze dell’anima, ha modo di intervenire. Quanto prima inizia tale processo, tanto meglio sarà per la salute dell’uomo.

I bambini, come gli artisti sono pieni di fantasia. Le basi di questa qualità vengono gettate o minate già dalla prima infanzia. La vita di una persona senza fantasia si snoda lungo i binari stabiliti da altri, da sola essa non sa trovare la sua strada, è senza idee, senza iniziativa, non è libera. La fantasia dà la forza per uscire da quello che è e di mettersi in relazione con quello che è in procinto di divenire, fa dei tentativi per modificare ciò che è stato, trova nuove vie per trasformare la realtà esistente. E’ una forza necessaria per il mondo in cui viviamo, così prestabilito in tutte le sue forme.

Anche il lavoro manuale sviluppa la fantasia e pone le basi per un sano pensare. Rudolf Steiner ci dice: “Sappiamo che l’intelletto non viene formato affrontando direttamente la sua formazione. Se qualcuno usa in modo maldestro le dita ha anche idee e pensiero poco malleabile; al contrario colui che muove in modo preciso le sue dita, sa penetrare l’essenza delle cose”.

Introduzione ai fondamenti pedagogici

Rudolf Steiner (1861-1925) studioso di scienze naturali e umanistiche a Vienna fu il fondatore dell’antroposofia, la scienza dello Spirito.

L’antroposofia ha dato impulsi in vari campi della vita umana pratica: agricoltura biodinamica, medicina, architettura, pedagogia con scuole di tutti i gradi comprese le università, e scuole di terapia curativa e artistica.

L’autoeducazione come presa di coscienza delle proprie azioni, pensieri e sentimenti è il presupposto della relazione educativa.

L’essere umano è corpo, anima e spirito; la nostra conoscenza si basa su questo e ci porta a vedere la strada da percorrere nell’educazione dell’uomo in divenire.

Lo studio approfondito dello sviluppo del bambino ci dà l’idea che nel bambino vive già l’uomo di domani. Sta alla sensibilità dell’educatore vedere capacità che il bambino si porta dietro scendendo sulla terra e altre che deve ancora sviluppare. Occorre rimuovere ostacoli affinché l’io del bambino, la sua intima essenza spirituale, possa manifestarsi.

Il ritmo è il grande maestro dell’educazione. Il ritmo cosmico come il ritmo del respiro umano quieta, rassicura, ravviva, incarna, dona spazio e tempo per crescere. Sta all’educatore introdurlo nel suo lavoro quotidiano.

Le tre parti costitutive umane, pensare, sentire e volere devono essere armonicamente sviluppate dall’educatore a prezzo della salute futura.
Un mezzo adeguato per raggiungere lo sviluppo armonico del bambino è l’arte.

Anche il lavoro manuale come uncinetto, maglia, tessitura hanno un’importanza nella formazione dell’uomo. Dita abili producono pensieri mobili. Il bambino impara a fare con le mani sviluppando così non solo la creatività e la fantasia ma anche un sano pensare senza rischi di un’intelletualizzazione precoce.

Ogni bambino è unico e quindi anche la maturità scolastica non arriva per tutti i bambini a sei anni. Una conoscenza attenta dello sviluppo individuale saprà proteggere i bambini dal sottrarli forze prematuramente.

Il gioco è il lavoro più serio per il bambino nel quale lui costruisce se stesso e si manifesta come essere umano in divenire.

Rudolf Steiner ci indica che la crescita dei bambini avviene attraverso settenni. Ogni sette anni circa avviene un cambiamento nello sviluppo. L’educatore deve saper riconoscere cosa vive nell’anima del bambino e in quale momento, e deve saper dare nutrimento giusto al momento giusto.

Primo settennio 0/7 anni è legato ad una crescita fisica che mai più avverrà con tanta forza nella vita. In questo periodo l’essere umano apprende solo da altri esseri umani attraverso imitazione. Per il bambino “il mondo è morale”, non è in grado di giudicare ciò che vede e che sente, ma si immedesima totalmente con l’ambiente che lo circonda e con le presone con cui entra in contatto. Il mondo è buono, va conosciuto e imitato. L’ambiente fisico e animico che lo accoglie come un nido è l’immagine del proprio sé che il bambino si crea interiormente. Si sviluppa il sano volere attraverso il movimento, il tatto, il senso della vita e dell’equilibrio.

Nel secondo settennio 7/14 anni il bambino comincia a sperimentare la lontananza dal mondo dei sensi fisici e inizia a sperimentare i propri sentimenti. Gioia e dolore non sono più esperienze solo fisiche ma anche animiche. Il bimbo si prepara per la vita di sentimento e educatore deve saper sostenere questo passaggio. Ora educatore non sarà solo più imitato ma anche venerato, lo sforzo dell’educatore continua essere quello di esserne degno. Insegnamento basato sull’arte sarà la base dell’educazione. Tutto ciò che si apprende attraverso un modo artistico, rimane come un segno indelebile nell’uomo in divenire perché l’arte raggiunge la totalità dell’essere umano: corpo, anima e spirito. Il mondo è bello oltre che buono, e quale altro mezzo possiamo avere a disposizione per raggiungere questa bellezza che il bambino vive nell’animo, se non l’arte? Si sviluppa il sentire.

Il terzo settennio 14/21 anni è caratterizzato dall’inizio della pubertà. Ora il ragazzo vive nel sentimento che il mondo è vero. Si sviluppa il pensare. Il suo mondo ora conosce e riconosce rappresentazioni astratte, la forza del giudizio e la libera ragione. Nel primo settennio ha conosciuto il mondo esteriore tramite il volere, il mondo interno attraverso il sentire, ora conoscerà l’altro e se stesso tramite il pensare. Un giovane per crescere sano non dovrebbe mai essere stimolato nei ragionamenti astratti, o nei giudizi legati alla logica prima del quattordicesimo anno. I racconti dei grandi uomini della storia che hanno contribuito al cambiamento dell’umanità porterà al ragazzo la forza di lasciare le proprie impronte nel mondo.

Infine dopo il 21esimo anno segue il cammino dell’autoeducazione nella totale libertà di intraprenderlo o meno.

"La vita stessa è la grande scuola di vita e si potrà uscire dalla scuola nel modo giusto soltanto se dalla scuola si porta con sé la capacità di imparare a conoscere la propria vita dalla vita." Rudolf  Steiner

domenica 3 febbraio 2013

corso pittura adulti



"L'uomo deve innalzarsi per poter portare l'arte della pittura

 ad una visione animico-spirituale del mondo"

                                                (Rudolf Steiner)





Alchimia delle stagioni

                               Atmosfere d'autunno


                        Aperto a tutti, anche a coloro che non hanno mai dipinto


La bellezza luminosa d'autunno con i colori accesi del tramonto ci invita ad entrare in un'atmosfera più quieta e raccolta. Mentre la natura si prepara al sonno invernale l'anima si risveglia alla luce e al riccordo dei nostri cari che ci hanno lasciato.


Sabato 26 ottobre e 9 novembre 2013

ore 14.30 - 18
 

presso Associazione culturale per la Pedagogia Steineriana

via F.lli Giordanengo, 5

Roccavione (Cuneo)

Per informazioni e adesioni:  Laura 328 8255365

                                 Dolores 334 7604616



Laura Lombardi

educatrice, artista, arte-terapeuta diplomata.

Formatrice di insegnanti ed educatori

Da molti anni collabora con medici e terapeuti, con scuole ed associazioni pedagogiche e culturali

Lavora con adulti e bambini sia a livello evolutivo che in ambito terapeutico nei confronti di persone in situazioni di disagio

sabato 2 febbraio 2013

Presentazione



La Pedagogia di Rudolf Steiner in Provincia di Cuneo

Educare alla libertà

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Via fratelli Giordanengo n°5 Roccavione (Cuneo)

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E-mail: educareallaliberta@gmail.com

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·       Gruppo di gioco “Il giardino d’infanzia” per bambini dai 3 ai 6 anni
·       Laboratori artistici dai 3 ai 12 anni
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